Il Patronato si propone come uno strumento sociale di informazione, assistenza e tutela in favore di lavoratori autonomi o dipendenti, pensionati e singoli cittadini (italiani, stranieri e apolidi) residenti nel territorio dello Stato.
Ha poteri di rappresentanza ed operano senza scopo di lucro.
La legge prevede per il Patronato un ruolo di tutela dei diritti del cittadino. Su questo si deve focalizzare nelle sue attività di assistenza e di consulenza finalizzate al conseguimento delle prestazioni socio-assistenziali e sanitarie a cui ha diritto il richiedente, attività che si svolgono sotto la vigilanza del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
Il Patronato, inoltre, può accedere alle banche dati dei vari Enti che erogano le prestazioni (INPS e INAIL, ad esempio) previa autorizzazione del cittadino. Tali enti mettono a disposizione del patronato dei servizi utili come l’anagrafica unica, l’estratto contributivo, i Cud, e tanto altro ancora che vedremo più avanti.
Il Patronato si occupa di risolvere la pratica burocratica di un cittadino che ha bisogno di informazione, consulenza ed assistenza per ottenere una prestazione a cui ha diritto.
Il fatto che il Patronato lavori senza scopo di lucro significa non si deve mai pagare per l’assistenza ricevuta? In linea di massima è così, anche se queste realtà possono chiedere un contributo per lo svolgimento di determinate pratiche.
Vediamo nel dettaglio.
Scopo del Patronato
Abbiamo sintetizzato prima lo scopo del Patronato previsto dalla legge, ossia quello di fornire informazione, assistenza e tutela ai cittadini per il conseguimento delle prestazioni a cui questi hanno diritto.
Nello specifico, il Patronato è chiamato a lavorare per il conseguimento di:
- prestazioni previdenziali obbligatorie o di forme sostitutive, integrative o complementari in Italia o all’estero;
- prestazioni di tipo socio-assistenziale, incluse quelle che riguardano la sfera dell’immigrazione e dell’emigrazione;
- prestazioni erogate dal Servizio Sanitario Nazionale.
Tuttavia, ci sono altre attività che il Patronato può svolgere a favore dei lavoratori, dei pensionati o dei semplici cittadini, come l’assistenza legale, le campagne di informazione e di consulenza sulla sicurezza e la tutela della salute sul luogo di lavoro, ecc.
In particolare, il Patronato si occupa senza scopo di lucro di attività di sostegno, informative, di servizio e di assistenza tecnica finalizzate alla diffusione della conoscenza della legislazione, alla promozione dell’interesse dei cittadini in materia di:
- sicurezza sociale;
- previdenza;
- lavoro;
- risparmio previdenziale;
- diritto di famiglia e delle successioni;
- legislazione fiscale.
Servizi offerti dal Patronato
Nelle aree sopra citate, il Patronato si occupa di assistere il lavoratore, il pensionato o il cittadino italiano o straniero di espletare pratiche come:
- prestazioni assistenziali;
- pensioni da lavoro dipendente pubblico o privato o da lavoro autonomo;
- pensioni in regime internazionale;
- previdenza complementare;
- pensioni di inabilità o di invalidità;
- maternità o paternità;
- malattia;
- ammortizzatori sociali (ad esempio, richiesta di Naspi);
- infortuni, malattie professionali o causa di servizio;
- disabilità;
- handicap e accompagnamento;
- permessi di soggiorno;
- assistenza fiscale;
- colf e badanti;
- assegni familiari;
- riscatto di contributi previdenziali;
- verifica della propria posizione assicurativa.
Assistenza Legale
Tra le cose di cui si occupa il Patronato c’è anche l’assistenza legale, regolata dal codice di procedura penale e dalle norme sulla professione di avvocato. Tale attività viene esercitata attraverso delle convenzioni con i difensori, stipulate secondo le disposizioni del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Dal 1° gennaio 2009, la tutela legale non rientra tra le attività ammesse al finanziamento: viene, infatti, attribuito il punteggio previsto per la definizione positiva della pratica in fase amministrativa.
Il cittadino che richiede l’assistenza in sede giudiziaria deve sottoscrivere l’apposito mandato di patrocinio.
Mandato per ottenere le prestazioni
Oltre a quello che abbiamo appena visto per l’assistenza legale, il cittadino che si rivolge al Patronato deve dare un mandato esplicito affinché la struttura possa chiedere a nome suo l’erogazione di una prestazione.
Il mandato deve contenere obbligatoriamente:
- l’indicazione della sede che lo riceve;
- l’indicazione del mandatario;
- la data e l’oggetto del mandato;
- la sede del patronato che riceve la delega per trattare la pratica;
- le dichiarazioni sulla tutela dei dati personali;
- le firme delle parti.